MALATTIE DELLA PROSTATA

Prostatite

Adenoma della prostata

Carcinoma della prostata

SINTOMATOLOGIA

Aumento del PSA

ho problemi con la minzione

Ho avuto un episodio di Sangue nelle Urine

Ho trovato del sangue con lo sperma

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Da un pò di tempo vado spesso ad urinare

Il paziente affetto da patologie prostatiche accusa alcuni disturbi urinari, che vengono classificati in due categorie principali: disturbi irritativi e disturbi ostruttivi. Nella maggior parte dei casi, i disturbi irritativi sono i primi a manifestarsi, mentre quelli ostruttivi, che compaiono a volte anche nella fase iniziale della malattia, si fanno più intensi nella fase inoltrata.


Sintomatologia

Disturbi irritativi

  • durante la giornata si avverte il bisogno di urinare frequentemente (pollachiuria);
  • durante la notte ci si alza più volte, perché svegliato dallo stimolo di urinare (nicturia);
  • si avverte all'improvviso la necessità di urinare immediatamente (urgenza minzionale);
  • si avverte bruciore durante la minzione (stranguria).
Disturbi ostruttivi
  • durante la minzione si nota che la pressione del flusso dell'urina è ridotto (mitto ipovalido);
  • si ha difficoltà a iniziare a urinare, nonostante la presenza di un forte stimolo (difficoltà a iniziare la minzione);
  • dopo aver urinato, si nota la fuoriuscita di alcune gocce di urina (gocciolamento post-minzionale);
  • si urina, non con un flusso continuo, bensì a intervalli (mitto intermittente);
  • sensazione di incompleto svuotamento vescicole: dopo la minzione, si avverte la sensazione di non avere svuotato completamente la vescica.
Altri sintomi
  • spasmo doloroso della vescica con continua voglia di urinare (tenesmo);
  • a volte il desiderio sessuale può diminuire a causa soprattutto dei disturbi urinari che possono anche portare a uno stato di depressione. Alla riduzione del desiderio sessuale, può sopravvenire anche qualche disturbo della erezione del pene (riduzione della libido).

 


Che cosa devo fare?

 

CHE COSA FARE

Quando si manifestano i sintomi descritti sopra, conviene rivolgersi subito al medico di famiglia, per poi essere indirizzati ad un medico specialista. La diagnosi che occorre, per stabilire presenza e stato dell'ipertrofia prostatica, si divide in due fasi: l'esplorazione rettale e l'ecografia dell'addome. Questi due esami consentono di constatare per prima cosa, se la ghiandola è effettivamente ingrossata, e poi quale è lo stato dei reni.

 



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