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i microrganismi
con un ruolo che sembra sempre meno essere il protagonista dello stato
infiammatorio, rivelandosi essi dei colonizzatori opportunisti che
crescono qualora ci siano le condizioni adeguate per il loro sviluppo
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le disfunzioni intestinali
, soprattutto quelle del sigma-retto con evacuazione irregolare possono
essere elemento favorente lo sviluppo di una congestione pelvica ched
poi induce prostatite o essere alla base del trasferimento interno per
via linfatica dei microrganismi
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l'alimentazione
irregolare e non equilibrata nei suoi componenti, l'assunzione
eccessiva e continua di superalcoolici o di alcoolici a dosi
consistenti rappresenta un elemento importante di intossicazione che
favorisce la risposta infiammatoria prostatica o che ne riduce le
capacità reattive e riparative per carenza di alcuni nutrienti
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il fumo
che agisce sia a livello tossico diretto, sia per alterazaione dei
flussi vascolari che per inibizione delle capacità di riparazione e di
difesa
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la sedentarietà
che riduce la movimentazione dei fluidi corporei, in particolare in una
regione come quella pelvica già caratterizzata da minori movimentazione
fisiologica
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l'astinenza ejaculatoria
per periodi medio-lunghi in quanto riduce il lavoro secretorio
prostatico e l'eliminazione per espulsione degli spermatozoi
invecchiati o degerati facendo così incrementare il lavoro
depurativo-degradativo verso gli spermatozoi ed aumentando il rischio
di produzione di residui tossici e iperossidanti ad attività
infiammatoria; diversi studi hanno dimostrato che tale causa agisce con
frequenza tanto maggiore quanto maggiore è l'intervallo ejaculatorio,
definendo l'intervallo massimo concorrente alla prevenzione in 4-5
giorni
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lo stress e le tensioni emozionali in quanto favorenti la riduzione delle capacità difensive e riparative generali dell'organismo e locali pelvico-prostatiche
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le azioni terapeutiche chirurgichetipo il cateterismo uretrale o tipo correzioni locali insufficienti di fimosi e parafimosi
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le patologie uretrali e prepuziali
tipo le stenosi (restringimenti) dell'uretra e/o del meato uretrale
esterno postinfiammatori, le disfunzioni dell'uretra prostatica (collo
vescicale) con retrodiffusione intraprostatica dell'urina, la fimosi e
la parafimosi con le patologie infettivo-infiammatorie connesse
(balanopostiti)
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lo stop contropressorio all'ejaculazione
come metodo anticoncezionale o come metodo di blocco per il controllo
dell'ejaculazione precoce o come metodo usato dagli adolescenti per non
sporcare; induce forzatura con microlesioni delle strutture prosattiche
che alla lunga attivano reazioni infiammatorie
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le disfunzioni immunitarie
sono attualmente oggetto di studio come ulteriore possibile causa, nel
senso che anche la prostata potrebbe essere interessata da eventi di
alterata regolazione delle risposte di difesa
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lesioni neurali lombosacrali
possono favorire le alterazioni a risposta infiammatoria della prostata
presumibilmente per la riduzione degli stimoli trofici che tale
innervazione porta all'organo e che sevono a garantire la sua normale
funzione e struttura.